Così bello che Renato d’Angiò (noto come Renato I re di Napoli) lo elesse a sua residenza prediletta, una volta terminata la costruzione intorno al 1450. Meno volentieri vi soggiornarono i galeotti imprigionati dal 1600 al 1926, ai quali le sue mura merlate e il fossato sui tre lati (quello ovest si affaccia sul Rodano) lasciavano ben poche vie di fuga. Prima tappa della visita è il cortile d’onore, in stile gotico-fiammeggiante, su cui si aprono la cappella dei cantori e quella bassa; si sale agli appartamenti reali, con un bel ciclo di arazzi seicenteschi. Dal secondo piano, dove si trovano la sala delle udienze e la cappella alta riservata alla coppia reale, una scala a chiocciola si arrampica sulla terrazza. Suggestivo il panorama sulla cittadina di Tarascon, sul castello di Beaucaire, sulle Alpilles, fino all’inconfondibile profilo del mont Ventoux.