Conservatosi quasi integro nel suo impianto dell’XI e XII secolo, il Duomo di Arles è stato testimone di pagine di storia importanti, come l’incoronazione di Federico I Barbarossa. Di notevole fattura è il magnifico portale che si apre nella facciata, una delle massime espressioni della scultura romanica, decorato da statue di santi e colonnine. Tre le navate interne, con una netta contrapposizione tra quella centrale, slanciata e con volte ogivali, e le strette navate laterali, chiuse da volte a botte. Dal portale a destra si accede al chiostro, autentico capolavoro per metà romanico e per metà gotico. Le gallerie est e nord presentano infatti le volte a botte e le arcate a tutto sesto tipiche del romanico, mentre quelle ovest e sud hanno goticheggianti crociere ogivali. Rilievi con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento ornano i capitelli delle colonnine binate, cui si alternano, nella parte romanica del chiostro, pilastri ornati da statue di santi.