Una collina a sud-ovest dell'attuale Ordona ospita l'area archeologica con i resti della città, abitato dauno del IV-III secolo a.C. e municipium romano particolarmente importante perché punto di incrocio tra le vie Traiana, Eclanense e per Venosa. Distrutta una prima volta nel VII secolo, scomparve definitivamente nel XV con il trasferimento delle famiglie residenti nella vicina Ordona.<br>Gli scavi hanno portato alla luce il foro, su cui si aprivano due templi, una basilica, il mercato e il complesso termale (di questi<br>edifici restano alcuni ruderi). Tutt'intorno tra i coltivi si individuano tratti delle mura e del piccolo anfiteatro; verso la ferrovia si nota l'acropoli, su cui si trovano i resti di costruzioni della Herdoniae medievale e da dove si scorgono i ruderi del ponte romano sull'antico alveo del Carapelle.