In splendida posizione sulla sponda orientale del lago, all’estremità della penisola di Olgiasca che si protende nelle acque di fronte a Gravedona formando una piccola insenatura, è per importanza storico-architettonica e valore ambientale uno dei più celebrati luoghi del Lario. L’abbazia venne fondata dai Cluniacensi nell’XI-XII secolo, probabilmente sulle tracce di un insediamento religioso del VII secolo. Gravemente decaduta nei secoli, è stata restaurata e valorizzata tra Otto e Novecento da varie campagne di restauro. Delle antiche strutture rimangono i ruderi dell’abside di una chiesa distrutta; la chiesa di S. Nicolò (o Nicolao), dalla pianta irregolare a una navata absidata, affiancata da un superstite campanile settecentesco; il chiostro attiguo, con forme di transizione tra romanico e gotico (splendidi i capitelli e le basi, a motivi naturalistici o fantastici).