L'Unesco riconosce ufficialmente Bologna come "Città della Musica", ed è naturale che anche il museo cittadino dedicato alla musica sia un piccolo gioiello. Già dal portone lungo Strada Maggiore appare in fondo alla corte un angolo di pace, con l’aiuola che inquadra un’intera parete di architettura affrescata. Il vero incanto comincia però accanto all’ingresso, con la biglietteria-shop del museo – quasi una boutique di musica fra libri, strumenti e dépliant – e prosegue lungo lo scalone accanto, che sale nell’ambiente d’epoca di Palazzo Sanguinetti. La saletta più coinvolgente è la Boschereccia, interamente decorata come fosse un giardino. Al centro, la prima vetrina con strumenti d’epoca introduce la sequenza di liuti, ghironde, clavicembali, flauti, corni, cornetti e tiorbe – pezzi storici, inusuali quanto affascinanti – che forma il cuore espositivo. Un tuffo al cuore può prendere, quando fra rarissimi trattati musicali quattro-seicenteschi, si scopre una partitura autografa di Wolfgang Amadeus Mozart.