Definisce un lato di campo S. Samuele – affacciato sul Canal Grande tra l’antica chiesa di S. Samuele, rimaneggiata nel ’600 (il campanile è del XII secolo) e il seicentesco palazzo Malipiero – e venne realizzato da Giorgio Massari in forme classicheggianti (1749-72), su committenza della ricca famiglia di mercanti originari di Chioggia. Ultima grande residenza costruita sul Canal Grande, il palazzo si sviluppa intorno a un cortile colonnato quadrato, ora coperto; in asse con l’ingresso dall’acqua, lo scalone d’onore è ornato da affreschi di Michelangelo Morlaiter con figure che si affacciano da finte balconate. Dopo vari passaggi di mano e di destinazione, fu acquistato nel 1983 dal gruppo Fiat, adattato a sede espositiva da Gae Aulenti e Antonio Foscari e destinato, da allora e per un ventennio, a sede di mostre temporanee di prestigio internazionale. Nel 2005 è stato acquistato dal collezionista d’arte contemporanea François Pinault, che vi ha stabilito la sede della sua Fondazione dopo avere affidato la sistemazione degli interni all’architetto giapponese Tadao Ando. L’intervento, assai sobrio, ha restituito sale di chiara luminosità, nel rispetto della struttura storica del palazzo. La Fondazione alterna mostre allestite selezionando opere della Collezione Pinault – una delle più importanti raccolte private d’arte contemporanea al mondo, con maestri dell’arte povera, del minimalismo e del post-minimalismo, della pop art – ad altre che attingono al patrimonio dei musei nel mondo. La François Pinault Foundation gestisce anche il Centro d’arte contemporanea di Punta della Dogana, spesso in base a principi di complementarietà – concettuale e di spazi – rispetto alle mostre di palazzo Grassi.