Il nuovo allestimento, concepito insieme al recupero della chiesa di S. Angelo e alla creazione di altri spazi espositivi, ordina la collezione in sezioni tematiche e in un percorso corredato di apparati didattici, riportando alcune opere nel loro contesto originario e offrendo alla visita una serie di arredi preziosi, non più utilizzati nelle funzioni liturgiche o normalmente esclusi alla visione del pubblico. Il museo intende così restituire la precisa memoria di culti e riti religiosi del passato, connessi al valore delle espressioni artistiche e artigianali elaborate soprattutto in ambito locale. Fra le opere scultoree esposte, si segnalano due statue lignee policromate e dorate dell’inizio del Seicento raffiguranti l’Angelo Custode e S. Carlo Borromeo, assegnabili a botteghe napoletane, e due gruppi scultorei dell’ambito di Giuseppe Antonio Lonis (1770 circa). Nel settore dell’argenteria sacra spiccano la croce processionale, ricca di figure e decorazioni, di Antonio Giovanni Pixoni (metà del XVI secolo) e un elegante calice dorato in stile rinascimentale