Materiali di altissima qualità provenienti da tutto il territorio isolano ed estesi dal Neolitico (6000 a.C.) all’età altomedievale (VII-VIII secolo) ne fanno il museo sardo di maggior rilievo. Sono esposti, e degni della massima attenzione: dell’era prenuragica, vasellame ceramico decorato e statuine di dee madri in pietra e osso; dell’era nuragica, armi e forme di fusione per armi e strumenti da lavoro, decine di bronzetti databili dall’età del Ferro (900-750 a.C.) sino al periodo fenicio, che raffigurano navicelle votive, guerrieri, lavoratori e sacerdoti; reperti fenici, punici e romani, tra cui spiccano gli splendidi gioielli punici di Tharros, paste vitree, avori, manufatti in osso, statue, stele, cippi, monete, vasi greci e romani; infine, preziosi oggetti di oreficeria dell’età tardomedievale, tra cui è da notare un eccezionale bronzetto con S. Paolo che doveva far parte di una lucerna.