Il seminario è attiguo al santuario della Madonna di S. Marco eretto verso la fine del 1685 dove già nel Seicento era la cappella del Pozzo, fatta costruire come ex voto da alcuni mercanti veneziani. Vi hanno sede: la quadreria con le donazioni Parmigiani e Bolognini (tra i dipinti del XVII, XVIII e XIX secolo spiccano le opere di Ludovico Carracci, di Andrea Donducci detto il Mastelletta, Bartolomeo Passerotti, Carlo Antonio Crespi); l'opera omnia del bedoniese Romeo Musa (1882-1960) con 800 legni xilografici e stampe; il Museo di Storia naturale, che espone minerali, conchiglie fossili e vertebrati impagliati, raccolti in oltre cinquant'anni da monsignor Silvio Ferrari, con una sezione dedicata agli ambienti naturali dell'alta valle del Taro; il Museo archeologico, con le testimonianze più antiche della presenza umana in Val Taro; infine il planetario, corredato da una sala con materiale didattico (fotografie, libri, video) e una terrazza per l'osservazione del cielo dal vivo