L’iscrizione originaria della fondazione della chiesa, nel 639, a sinistra dell’altare maggiore, è il più antico documento di storia veneziana. La struttura attuale della Cattedrale risale all’ampliamento dell’824 e alla parziale ricostruzione dell’XI secolo, quando fu eretto anche il campanile alle spalle delle belle absidi, uno dei più alti della Laguna. La precedono i resti del Battistero (VII secolo) e il nartece del IX secolo, ampliato nel XIV-XV; al fianco sinistro è sovrapposto un corpo absidato quattrocentesco. L’interno, a pianta basilicale e a tre navate, con gli archi collegati da catene lignee, è straordinario per unitarietà e finezza dell’apparato decorativo, risalente all’XI-XIII secolo: dai marmi dei capitelli intarsiati e del pavimento policromo (XI secolo), all’iconostasi con plutei marmorei a bassorilievi (XI-XII secolo; dipinti quattrocenteschi sull’architrave) nella navata centrale, agli splendidi mosaici. In controfacciata risalta il Giudizio universale, di scuola veneto-bizantina (XII-XIII secolo): la parte inferiore, divisa in quattro fasce, svolge dall’alto verso il basso le scene del Giudizio; quella superiore, divisa in due fasce, tratta Il mistero della morte di Cristo e La discesa agli inferi. Dell’XI e XII secolo sono i mosaici che ornano il catino absidale, con l’isolata Vergine col bambino benedicente che si staglia sul fondo oro e i 12 apostoli allineati ai suoi piedi; all’XI secolo risalgono i mosaici nell’abside della cappella laterale destra.