Intitolata a S. Maria di Nazareth, la chiesa fu costruita su progetto di Baldassarre Longhena (1654) per una comunità di Carmelitani Scalzi trasferitasi da Roma, con impianto e sfarzo decorativo che infatti rimandano al barocco romano. La facciata di Giuseppe Sardi (1672-80), a doppio ordine di colonne binate racchiudenti nicchie con statue, è l’unica a Venezia in marmo di Carrara. L’interno ha una navata con tre cappelle per lato e un sontuoso apparato di marmi policromi, sculture, dorature. Nella volta della 2ª cappella destra si conserva S. Teresa in gloria, affrescata da Giambattista Tiepolo (suo era anche un altro affresco sul soffitto centrale, distrutto nel 1915 da una bomba austriaca); nella 2ª cappella sinistra è la tomba di Ludovico Manin, l’ultimo doge.