Costruita nel 1422-40, più volte rimaneggiata, è il più celebre palazzo tardogotico della città: legata nel nome all’elegante e arabescata facciata sul Canal Grande, con trafori marmorei e marmi policromi, era un tempo ornata da diffuse dorature di Zuane de Franza. L’edificio è articolato intorno a un suggestivo cortile con scala scoperta e vera da pozzo, decorata da figure allegoriche, capolavoro di Bartolomeo Bon (1427). L’ultimo proprietario, il barone Giorgio Franchetti, lo restaurò e lo donò allo Stato assieme alla collezione d’arte, intesa a ricreare l’ambiente della casa al tempo del ricchissimo mercante, Marino Contarini, per il quale era stata edificata.<br>Questa donazione è all’origine della Galleria Giorgio Franchetti.