La chiesa dei Carmini, o S. Maria del Carmelo, annessa all’ex monastero dei carmelitani, prospetta con la facciata rinascimentale a coronamento curvilineo (Sebastiano da Lugano, 1515) su un piccolo campo aperto sul rio di S. Margherita. La pianta basilicale a tre navate è ancora trecentesca, così come il bel portale sul fianco sinistro con protiro decorato da elementi bizantini. Nel vasto interno, d’impianto rinascimentale, i semplici elementi originari dell’edificio (colonne monolitiche, catene lignee) convivono con la ricca decorazione sei-settecentesca di rivestimenti lignei e sculture dorate che incornicia 24 dipinti con episodi dell’ordine dei Carmelitani, in successione sopra gli archi. Tra le opere d’arte, importanti l’Adorazione dei pastori con le Ss. Elena e Caterina, Tobiolo e l’angelo custode, pala di Cima da Conegliano (circa 1509) al 2° altare della navata destra; la Deposizione, drammatico bassorilievo bronzeo di Francesco di Giorgio (circa 1474) nella cappella absidale destra; S. Nicola tra S. Giovanni Battista, S. Lucia e angeli di Lorenzo Lotto (dal poetico paesaggio con squarcio di mare) al 2° altare della navata sinistra. L’ex monastero ha un bel chiostro cinquecentesco.<br>Dal campo dei Carmini si vede, oltre il rio di S. Margherita, il grandioso palazzo Foscarini, con grandi serliane murate. Risale alla seconda metà del ’500 e un tempo era famoso per il suo splendore e per il vastissimo giardino retrostante.