Inaugurato nel 2006, il museo sorge in cima alla salita del colle del Ghisallo, uno dei luoghi più noti per i ciclisti di tutte le età e di tutte le categorie, dove si sono decise o si sono concluse alcune delle competizioni più famose della storia del ciclismo. Il museo è dedicato agli uomini e alle donne che hanno usato e usano la bicicletta nella vita quotidiana e nelle competizioni sportive; ma anche impegnato a far conoscere coloro che lavorano attorno al mondo delle due ruote, in particolare a quello agonistico. Anche attraverso l’incontro degli appassionati con i protagonisti dello sport e dell’ambiente ciclistico che il museo promuove, si vuole far conoscere e studiare il passato e il presente del ciclismo, riflettendo sui valori, sui problemi e sul futuro della pratica ciclistica e dello sport. Il progetto architettonico del museo e l’organizzazione dello spazio fanno sì che il visitatore si muova inevitabilmente entro il valore simbolico del luogo stesso. Entrati nel Museo del Ciclismo si percorre uno scivolo a tornanti che ricorda l’ultimo tratto della salita del Ghisallo. Di qui si accede alle varie sezioni permanenti che si sviluppano nella sala del livello più basso: Cimeli, L’uomo e il suo mezzo, Grande enciclpoedia del ciclismo, Ciak e campioni-100 film sul ciclismo