Fondato dall'avvocato Antonio Borgogna (1822-1906) e donato alla città nel 1907 insieme al palazzo di tardo stile neoclassico, venne riordinato negli anni Trenta del Novecento con l'aggiunta delle collezioni dell'Istituto di Belle Arti. Comprende affreschi staccati dalle distrutte chiese di Vercelli; dipinti di artisti piemontesi e vercellesi (Defendente Ferrari, Gerolamo Giovenone, Bernardino Lanino, il Sodoma); opere di maestri lombardi, veneti e dell'Italia centrale del Cinquecento (Bergognone, Bernardino Luini, Francesco Francia, Palma il Vecchio, Perugino); dipinti di autori stranieri e italiani, soprattutto ritratti, pittura di paesaggio e mitologica (Ludovico Carracci, Orazio Gentileschi, Sassoferrato, Claude Joseph Vernet, Angelica Kauffmann, Andrea Appiani, Gerolamo Induno, Giacomo Migliara, Angelo Morbelli). Infine, smalti su porcellana, porcellane prussiane e di Meissen, maioliche Ginori di Doccia, vetri incisi, cristalli intagliati