Fondato da S. Giovanni Bosco nel 1878, il museo comprende un percorso espositivo disposto su due piani oltre a un ricco erbario di importanza internazionale. Sono esposte apparecchiature di fisica e chimica dei secoli XIX-XX, circa 5.000 campioni di minerali e rocce dal mondo; fossili soprattutto piemontesi, veneti e argentini; raccolte botaniche e zoologiche in particolare di conchiglie, insetti, rettili, uccelli e mammiferi. Il museo conserva anche materiale antropologico, archeologico ed etnografico comprendente soprattutto reperti sudamericani tra cui: resti di uomini fossili della Patagonia, punte di frecce, raschiatoi e coltelli risalenti al Neolitico, reperti delle tribù Onas, Yañomamï, Bororos, e dei Suhar, tagliatori di teste dell’Ecuador. Nello stesso edificio è visitabile il mausoleo di don Bosco, con le ex tombe dei suoi primi due successori e la cappella interna in stile gotico veneziano, ultimata nel 1901