Inaugurato nel 1997 nell'Episcopio Nuovo in cui san Gerardo Maiella visse nel 1741-1744 e dove, secondo la tradizione, compì un miracolo, sono raccolti elementi lapidari: stemmi vescovili, strutture architettoniche monolitiche in granito e in breccia irpina, lapidi con iscrizione in lingua osca e latina; reperti in ceramica e in metallo; un celebre trittico attribuito ad Antoniazzo da Romano, dipinto su commissione di Ferrante I d'Aragona nel XV secolo