Sono singolari le origini della stazione termale di Castrocaro. Nel 1829 i gabellieri colsero in flagrante un tale Antonio Samorì, contrabbandiere, mentre trafugava un barilotto di acqua salmastra dalle sorgenti della Bolga. La Magistratura fiorentina lo condannò al pagamento di una multa in quanto colpevole di furto ai danni dello Stato – il sale era monopolio statale – e, nel contempo, chiese una perizia sulla refurtiva; l’analisi scientifica consentì di scoprire che l’acqua alla fonte conteneva, oltre al sale, bromo e iodio. Ebbero così inizio le prime esperienze terapeutiche e l’installazione di strutture di cura, nonché la commercializzazione delle acque minerali. Lo stabilimento termale, fondato nel 1843, è oggi articolato in tre edifici (rispettivamente del 1928, 1974 e 1990) situati all’interno di un parco di 8 ettari, progettato dal fiorentino Boboli, e direttamente collegati con il Grand Hotel Terme. Il complesso offre un ambiente rilassante e numerosi impianti per lo sport e il divertimento, tra cui una vasta piscina esterna con tre vasche, idromassaggi e trampolini e un dancing all’aperto. Alle cure termali tradizionali si sono affiancati negli ultimi anni un poliambulatorio specialistico; un attrezzato centro benessere con le piscine termali Acque Magiche, anche per bambini, idromassaggio, sauna, bagno turco, grotta sudatoria e relativa linea di prodotti cosmetici, un centro di riabilitazione (in particolare della spalla); un centro di diagnosi, prevenzione e riabilitazione delle malattie venose e linfatiche; nuovi reparti dedicati ai bambini; un moderno e fornitissimo centro di medicina estetica e un servizio di medicina omeopatica.