L’eccezionale collezione di questa casa-museo si formò a partire da metà ’800, grazie alle buone frequentazioni antiquarie e ai numerosi viaggi che si concesse Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-79), discendente per parte di madre dell’antica e illustre casata milanese dei Trivulzio. Qui non sono conservate soltanto opere d’arte in senso stretto, ma si trovano fondi di arti applicate di valore addirittura eccezionale per consistenza e qualità, spesso frutto di donazioni dell’aristocrazia nobiliare o imprenditoriale della città: armi e armature, tappeti (eccezionale un tappeto persiano firmato e datato 1542-1543), tessuti, gioielli, oreficerie, smalti, ceramiche, vetri, mobili, orologi. L’edificio stesso fu fatto adattare dal proprietario, e le stanze furono a più riprese ridecorate e arredate in modo da meglio integrarvi il prezioso contenuto, fino a dar vita ad ambienti tanto raffinati quanto esemplificativi del più elevato gusto amatoriale dell’800 europeo. Tra i pezzi di maggior pregio si ricordano il quattrocentesco Ritratto di giovane donna, forse di Piero del Pollaiolo, che del museo è divenuto l’emblema; il S. Nicola da Tolentino di Piero della Francesca; la Madonna del Libro e una Deposizione di Botticelli; una Madonna col Bambino di Andrea Mantegna; Imago Pietatis di Giovanni Bellini; Tersicore di Cosmè Tura; Laguna Grigia di Francesco Guardi; una serie di ritratti di gentiluomini di Fra’ Galgario; inoltre significative opere del primo ’500 lombardo (Bergognone, Boltraffio, Foppa, Luini) e del ’700 veneto (Tiepolo, Canaletto). Fra gli ambienti della residenza spicca il Gabinetto dantesco, studiolo privato del conte e sorta di sancta sanctorum della collezione, riccamente decorato in stile neomedievale nel 1853 con molte suggestioni letterarie, e non soltanto, dall’autore della Commedia. A piano terreno, la sala che ospita l’armeria – circa seicento pezzi, scelti tra gli oltre mille che costituirono la prima pietra della “mania” collezionistica di Gian Giacomo Poldi Pezzoli – è stata riprogettata nel 2000 secondo un suggestivo allestimento dello scultore Arnaldo Pomodoro. Il Museo Poldi Pezzoli fa parte del Circuito delle case museo milanesi, che comprende anche il Museo Bagatti Valsecchi, la Casa Boschi Di Stefano e Villa Necchi Campiglio e ne coordina le iniziative culturali, soprattutto in occasione di grandi eventi come il Salone del Mobile.