Uno splendido palazzo liberty restaurato mantenendo intatta tutta l’allure di inizio ‘900, fra decorazioni floreali, raffinate boiserie e una terrazza con vista mozzafiato sul lago e sulle montagne circostanti. Lo chef approccia la tradizione rileggendola con estro e originalità, partendo da materie prime del territorio e di elevata qualità. Come per la terrina di lavarello con verdure croccanti, salsa all’agrodolce; i tagliolini, rigorosamente fatti a mano, con ragù d’anatra confit, sfumato all’elixir e profumo d’arancia; il filetto di lucioperca arrostito in padella, con riduzione di vino rosso e scalogno caramellato. Il servizio è molto ricercato ma senza eccessi di formalità, e dimostra molta competenza nel proporre le etichette della ricca cantina