Il primo sfruttamento delle sorgenti termali risale all’epoca medievale; ad attestarlo sono alcuni registri contabili del XIII-XIV secolo inerenti al trasporto dell’acqua della salute da Flugi a Roma, per conto di papa Bonifacio VIII. La valorizzazione e lo sviluppo definitivo presero il via agli inizi del ‘900, a seguito della costruzione dei primi grandi alberghi e all’attenzione della casa reale italiana che ne favorì la fama a livello internazionale. Chiuso il Grand Hotel nel 1945, e dopo un periodo di crisi, le cure delle acque di Fiuggi ripresero slancio e oggi le terme si articolano negli stabilimenti idrotermali Fonte Bonifacio VIII e Fonte Anticolana. Il primo, immerso in un fitto bosco, fu interamente ristrutturato negli anni Sessanta, conservando l’originario elegante ingresso in stile liberty. La riorganizzazione degli spazi interni ha portato alla costruzione di notevoli impianti (con centri urologico e otorinolaringoiatrico e servizi di rieducazione neuromotoria, massaggi e massoterapia) che bene si armonizzano con l’ambiente circostante, caratterizzato da centinaia di fontanelle di acqua minerale, alle quali possono accedere fino a 25 000 persone. La Fonte Anticolana fu invece inaugurata negli anni Trenta – per questo è conosciuta anche con il nome di Fonte Nuova – ed è frequentata soprattutto nel pomeriggio. Costruita in posizione incantevole, offre splendide passeggiate nei giardini e lungo i viali alberati del grande parco attrezzato con giochi per bambini, campi da bocce e da tennis, minigolf e ping pong. Qui si trova inoltre il Teatro delle Fonti, sede di eventi musicali e manifestazioni culturali di grande risonanza.