Comune di circa 600 abitanti che sorge ai piedi dei monti Alburni. Il nome del paese deriva dall'unione di Fasanella, antica città che sorgeva a circa 3 km dall'attuale cittadina e che fu distrutta nel 1246 da Federico II di Svevia, con quello di Sant'Angelo, che è un suo casale. Nell'Ottocento gli abitanti del paese diedero dimostrazione di un grande spirito patriottico, innescando la scintilla della rivolta per l'indipendenza nel salernitano che poi avrebbe portato all'Unità d'Italia. I "tesori" del paese sono l'Antece, una scultura rupestre risalente al IV secolo a.C. che raffigura un antico guerriero e che è stata trovata in località Costa Palomba, e la grotta di S. Michele Arcangelo, grotta rupestre che fu sede di una comunità religiosa benedettina risalente all'XI secolo. Il patrimonio naturalistico del territorio, invece, può contare su numerose faggete come quelle di Terra Forte, di vallone dei Lup e di Coste della Pinna, sui fiumi Calore e Fasanella, cascate e grotte. Proprio per la presenza nel suo territorio di numerose grotte, Sant'Angelo a Fasanella è una meta molto frequentata dai gruppi speleologici.