Sono i resti di una sontuosa villa romana, risalente al I secolo d.C., che si trovano sulla panoramica Punta Scaletta, nei pressi di Cala Maestra. Dal luglio 2015 il sito archeologico è nuovamente aperto ai visitatori e visitabile con guide del Parco specializzate. In epoca romana Giannutri, come altre isole dell’Arcipelago Toscano tra cui il Giglio, fece parte dei possedimenti della potente famiglia dei Domizi Enobarbi, appartentente all'oligarchia legata ai traffici commerciali, che sull'isola costruì questo notevole complesso residenziale e anche uno scalo marittimo: un vero e proprio quartier generale per la sosta dei velieri e per l’<i>otium</i>. Mentre tracce dell’antico porto romano sono evidenti a Cala dello Spalmatoio, il complesso degli edifici che componevano la villa si dividevano in cinque gruppi: il primo su Cala Maestra, costituito da opere portuali e una grande cisterna per l’acqua tuttora in uso, composta da vani comunicanti con un sistema di regolazione del livello del liquido. Il secondo gruppo era formato da magazzini e dimore per i servi. Un terzo complesso di edifici era composto da abitazioni signorili e terme, con pareti dipinte e pavimenti di mosaico. Il quarto gruppo consisteva in abitazioni per la servitù, mentre il quinto era dato dal belvedere della villa che dominava dall’alto tutte le altre costruzioni. Sulla terrazza sorgeva una costruzione con colonne di granito locale, capitelli corinzi e basi di marmo. La villa fu abitata fino alla fine del III secolo quando, abbandonata dai proprietari, cadde lentamente in rovina. I resti attuali furono riportati alla luce nel corso di una campagna archeologica condotta alla fine del 1800.