Dalle coste si sale verso l’interno, tra pendici fitte di ulivi, fichi e ginestre che si arrampicano su monti ricoperti di lecci e faggi. I borghi sono scrigni di antichi sapori, da Vallo della Lucania a Teggiano, sull’altro versante del parco. Dalle colline attorno al fiume Calore, presso Castel San Lorenzo, proviene l’omonima Doc con presenza di barbera e moscato, accanto ai vitigni locali. Senza dimenticare la più ampia Doc Cilento. La cucina è schiettamente montana e casalinga con soppressata cilentana e del Vallo di Diano, capocollo di Ricigliano, caprino del Cilento, legumi, ceci, lenticchie, fagioli, broccoli, castagne (Marrone di Roccadàspide Igp), e ancora pane di Padula e paste caserecce.