All’intersezione della via Emilia con il fiume Secchia, la cittadina conserva segni del passato di snodo commerciale nel complesso monumentale della Corte Ospitale, cinquecentesco ristoro per viandanti e pellegrini in prossimità del fiume, oggi recuperato a spazio espositivo e centro di produzione teatrale. Abitata già nell’antichità, come documentano i cippi funerari etruschi (VII-VI secolo a.C.) conservati presso i Musei Civici di Reggio Emilia, nel XIII secolo Rubiera fu rafforzata dal Comune di Reggio con un munitissimo castello, come baluardo verso Modena. Della sua postazione di confine rimane la configurazione a pianta rettangolare del centro storico, dove spicca tra la sequenza di case porticate sulla via Emilia, al civico numero 5, il rinascimentale palazzo Sacrati, restaurato a partire dal 1985 come sede del municipio, con bella torre a bifore a doppio ordine e resti di tessiture murarie del XV secolo. Nella parrocchiale dei Ss. Donnino e Biagio (1704-18), reliquiario di S. Biagio e torretta eucaristica, opere di Francesco Spani (1517). Da segnalare anche il rinnovato Teatro Herberia, tipico esemplare di costruzione tardo-liberty.