L’abitato costituisce un modello di borgo castellano fluviale, dall’articolato centro storico in ottimo stato di conservazione, in cui è ancora oggi ben leggibile l’impianto medievale originaroi; è collocato su di uno sperone di roccia arenaria sulla sponda occidentale del Secchia e figurava già, come “castrum Arianum” o “castello oleriano” (dagli olivi, che si ritrovano ancora in zona) in documenti degli anni 898 e 900, ma è di insediamento molto più antico, come dimostrano i ritrovamenti archeologici nella frazione Campiano (a 1 km dal centro città) e sulla roccia del Pescale risalenti al Mesolitico (8000-6000 a.C.) e i numerosi resti di epoca longobarda. Nel centro medievale vicoli, slarghi, case a schiera e alcune case a corte di famiglie eminenti restituiscono l’immagine del borgo antico, dall’identità valorizzata da recenti restauri e riarredi. Via Torre, ancora pavimentata con ciottoli di fiume, costeggia la cinta muraria e sale all’Aia del Mandorlo, anticamera del castello, privato, ricostruito dopo i danni dell’ultima guerra. Altri angoli di interesse monumentale sono la secentesca casa Barbanti in via Toschi, la scalinata di via del Monte, l’acquedotto settecentesco in via Migliorini, la chiesa di S. Croce (XVII secolo), sconsacrata, alla base del borgo inferiore.