L'Etna o Mongibello è un complesso vulcanico originatosi nel Quaternario, il più attivo vulcano europeo. Le sue frequenti eruzioni hanno modificato profondamente il paesaggio circostante, arrivando più volte a minacciare le popolazioni insediate intorno ad esso. Nel 2013 l’UNESCO ha inserito il Monte Etna nel Patrimonio dell'umanità.. Sulle pendici dell'Etna il paesaggio è un susseguirsi di sfumature di colori: chi intraprende la salita al vulcano passa dapprima tra vigneti, frutteti, colture di pistacchio, noccioleti, per poi immergersi nei campi di ginestra e quindi raggiungere le zone delle colate laviche che rendono affascinante e quasi lunare il paesaggio. La flora del vulcano è composta principalmente da alberi di pino, leccio, roverella, faggio, quercia. A quote più alte cresce la betulla endemica e a 2300 metri è possibile scoprire il segreto dell'Astragalus siculus (astragalo dell'Etna), una piantina che la gente locale chiama comunemente "spino santo" per via di grosse spine presenti sui rami. Qui fioriscono anche la viola, il cerastio, il "nontiscordardimé". A 3000 metri ci si imbatte nei ciuffi rossi del romice, una pianta che riesce a sopravvivere e colonizzare le sabbie basaltiche del vulcano. Tra le molteplici varietà di fauna, è possibile scoprire a 1500 metri, tra il giallo delle ginestre, il codirosso spazzacamino con il suo melodioso canto, un uccello grigio con la coda color ruggine. Mentre incamminandosi nei boschi, non sfuggiranno le impronte del riccio, del gatto selvatico (specie in estinzione in Sicilia), della volpe, del ghiro e, se si è fortunati, anche qualche aculeo dell'istrice. Non mancano conigli e lepri. Da quando è stato istituito il Parco, sulle pendici del monte è tornata a nidificare l'aquila reale, presente in Sicilia soltanto con pochissimi esemplari. Altri uccelli presenti sono lo sparviero (raro), la poiana, il gheppio, il falco pellegrino, il barbagianni, l'assiolo, l'allocco e il gufo comune. Sono numerose e piacevoli le escursioni praticabili nell'area del vulcano: la salita al Rifugio Sapienza, al Rifugio Citelli, al Parco comunale di contrada Cava o alla Grotta del Gelo, il più meridionale dei ghiacciai perenni del nostro emisfero. La Prefettura ha fissato a quota 2900 metri il limite della zona di rispetto intorno alla sommità del vulcano, quota che non è consigliabile superare, almeno nei periodi in cui vengono riscontrati possibili pericoli per l'escursionista. È comunque consigliabile munirsi di una carta a scala adeguata, ottenere informazioni aggiornate ed eventualmente richiedere l'assistenza di una guida esperta. Il Parco dell’Etna è stato istituito nel marzo del 1987 per tutelare un ambiente naturale unico per la sua bellezza, si estende dalla vetta del vulcano più alto d'Europa (m 3350) fino a quote collinari, dove sono ben visibili gli interventi dell'insediamento dell'uomo, per totali 59.000 ettari.