L’area degli scavi è dal 1997 sotto la tutela come Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. La particolarità del luogo è che qui si trovano conservati pressoché intatti materiali organici, come legno, stoffe e cibo. Della città risulta indagato solo un settore ridotto, ma si può ritenere che avesse un'area 370x320 metri, un terzo di quella di Pompei, con una popolazione, compresa la parte suburbana, di circa 4000 abitanti. L'insediamento era organizzato per strade parallele alla costa (decumani) incrociate ad angolo retto da "cardines" orientati verso il ciglio meridionale fortificato ove, da ognuno di essi, si apriva una porta verso il mare. L'area rimessa in luce corrisponde alle "insulae" servite dai "cardines" III, IV e V, pavimentati a basoli e tagliati ortogonalmente dal decumano inferiore e dal "decumanus maximus".