Poco prima dell’abitato, venendo da Tertenia, si segnala la chiesa campestre di S. Nicola, raro esempio di edificio sacro romanico con paramento in mattoni cotti. Sul colle a sinistra si vedono gli appariscenti ruderi del duecentesco castello di Quirra, che ha dato il nome all’aspra e semispopolata area del Salto di Quirra. Salto è, infatti, il termine con cui in lingua sarda (dal latino saltus), designa un luogo boscoso e non coltivato. Per questo motivo fu scelto come sito per il Poligono sperimentale e di addestramento interforze di Perdasdefogu-Salto di Quirra, al centro di polemiche negli ultimi anni per i numerosi casi di morti sospette tra allevatori e militari e la forte incidenza di tumori emolinfatici nella popolazione. Nel 2012 una commissione d’inchiesta del Senato si è espressa sulla possibilità di chiusura dei molti poligoni presenti nell’isola, e sulla riconversione di quello di Quirra. Contrariamente a quanto accade per le altre servitù militari, il poligono Quirra è in buona parte accessibile; in particolare è molto apprezzata la bellissima spiaggia della Cala di Murtas, con 6 km di arenile sabbioso e stagni costieri alle spalle, raggiungibile con strada sterrata da Quirra. È auspicabile un chiarimento rispetto ai rischi per la salute, per una serena fruizione di questo tratto di costa di altre pregevoli specificità del territorio, come il complesso di grotte di Is Angurtidorgius sull’altopiano di monte Cardiga.