Sul lato nord di via Emilia S. Stefano si allontanano parallele, in rapida successione, le strette vie Monzermone, dell’Aquila, della Volta e Caggiati, caratterizzate da alte case che costituivano l’accesso al ghetto ebraico istituito nel 1669. In via Monzermone quattro “Stolpersteine”, targhe d’ottone posate sul selciato dall’artista tedesco Gunter Demnig, ricordano le vittime della persecuzione ebraica sotto il fascismo. Memoria storica del ghetto, recentemente restaurata, è la sinagoga costruita da Pietro Marchelli (1858) e recentemente restaurata.