Sull'orlo di uno del più antichi crateri vulcanici dei Campi Flegrei, la località termale, nel comune di Napoli, era frequentata a scopo terapeutico sin dai tempi antichi, come testimoniano i resti delle terme romane costruite ai tempi di Traiano, disposte a terrazzo sullo scosceso pendio del monte Spina. A poca distanza si apre la grotta del Cane, un piccolo antro da cui fuoriescono esalazioni di vapore acqueo e anidride carbonica, che si accumulano in basso fino a 3040 cm dal suolo. Per mostrare questo fenomeno ai visitatori vi era l'uso, tra XVIII e XIX secolo, di introdurvi un cane, che dopo pochi secondi mostrava inequivocabili segni di soffocamento. Ancora oggi il moderno stabilimento termale di Agnano (in via Agnano Astroni) è noto per le saune naturali a secco chiamate "stufe di san Germano", che si effettuano nelle grotte in mezzo al parco, favorite da un particolare microclima legato al fenomeno dei soffioni vulcanici dei Campi Flegrei. I trattamenti classici ed estetici, a partire dai fanghi, si fanno invece nell'elegante stabilimento liberty (poi molto rimaneggiato) inaugurato nel 1912 per volontà del medico ungherese Giuseppe Schneer. Lungo la via Agnano Astroni s'incontra sulla destra l'ippodromo di Agnano, tra i più rappresentativi della storia dell'ippica italiana, costruito sull'antico cratere vulcanico e inaugurato nel 1935. Il parco dell'ippodromo è oggi anche sede del MIA, un museo all'aperto con dipinti, sculture e installazioni d'arte contemporanea.