Dal punto di vista paesaggistico-ambientale l’isola presenta aspetti assai gradevoli, con coste generalmente alte e a strapiombo a eccezione di quella orientale, nella quale si aprono diverse cale accessibili e belle spiagge sabbiose. Denominata in punico Inosim (isola degli sparvieri) e frequentata a più riprese, ma mai popolata stabilmente, fu concessa nel 1736 da Carlo Emanuele III a un nucleo di liguri di origine pegliese, i cui ascendenti erano stati portati a forza nel 1540 a Tabarqa in Tunisia; altri ‘tabarchini-liguri’ si aggiunsero in seguito, nel corso della seconda metà del secolo. Da Carloforte si possono seguire diversi percorsi che, su strada asfaltata, conducono ai punti costieri più significativi dell’isola, collegati anche con linee pubbliche. Partendo dal lungomare verso nord si può arrivare in località la Punta, nell’estremo settentrione. Un’altra strada litoranea, lasciando il porto verso sud, lambisce la costa orientale e meridionale. Un terzo percorso, infine, conduce, sempre partendo dall’estremità meridionale del paese, al capo Sandalo.