Il piccolo villaggio si allunga tra distese di lecci, castagni, tassi e querce secolari. Numerose sono le escursioni che partono dal paese alla scoperta dei boschi, delle sorgenti, delle valli e delle vette del Màrghine, un patrimonio ambientale di ricchissima varietà. Lungo i sentieri che portano a Punta Primaghe e a Nidu ’e Corbu è possibile scorgere gli ampi volteggi dell’astore e della poiana, che campeggia in colore argento anche nello stemma civico del paese. In località Zuncos il comune ha attrezzato una baita, ideale punto di riferimento per percorsi trekking. Oltre all’ottocentesca parrocchiale di S. Pietro e all’assai più antica chiesetta di S. Michele (XIII secolo), di arcaica semplicità, in una boscosa valletta verso la campagna per Silanus si trova la chiesa di S. Marco Evangelista, santo patrono di Lei e meta di popolare pellegrinaggio a fine aprile, quando è tradizione per le donne del paese preparare cocoieddas e cocoi mudada, pani cerimoniali fatti di semola e lavorati nelle forme più svariate: fiori, uccelletti (puzzones), caprioli (crabolu), frutti, foglie e ghirlande.