L’aura monumentale che caratterizza l’ampia spianata della piazza della Cattedrale è data dalla presenza della cattedrale di S. Giusto, l’edificio più significativo della città, dal castello e dai resti della basilica romana. Quasi di fronte al campanile di S. Giusto si trova la colonna dell’Aquila (1560), dalla quale l’emblema asburgico scomparve in epoca napoleonica (1797-1813) per essere poi sostituito (1840) dall’alabarda e dal melone, simboli della città. Sulla sinistra un doppio filare di alberi conduce all’ara della III Armata (1929) e al monumento ai Caduti, gigantesca opera dello scultore triestino Attilio Selva, inaugurato nel 1938 e collocato in modo che sia rivolto verso il sacello di Guglielmo Oberdan, il martire triestino giustiziato dagli austriaci per avere progettato un attentato contro l’imperatore Francesco Giuseppe. La posizione elevata della piazza consente di godere di magnifici panorami sulla città e sul Porto vecchio e di ‘leggere’ dall’alto la struttura urbanistica di Trieste: dal belvedere nell’angolo dietro l’ara della III Armata, la città antica e la sua irregolare distesa di tetti; dal monumento ai Caduti o, ancora meglio, dai bastioni del castello, la città nuova, con la sua ordinata scacchiera di vie.