Una riserva naturale di altissimo valore ambientale che si sviluppa, su 2406 ettari, nell’area delle foci del fiume Isonzo e ne tutela il prezioso e fragile habitat.<br>La parte più significativa della zona è indubbiamente rappresentata dall’isola della Cona, compresa tra il corso principale del fiume e il ramo secondario della Quarantia.<br>Si può iniziare a esplorare la riserva dal Centro Visite, che dispone di una foresteria e di un finestrone subacqueo dal quale si osserva, in un’ansa ricostruita, la ricca fauna fluviale. Lungo i percorsi segnalati, alcuni dei quali ciclabili, ci sono osservatori mimetizzati con canne palustri: il più grande è quello della Marinetta che, sviluppato su tre piani, consente un colpo d’occhio panoramico sul golfo di Trieste.<br>Il percorso più lungo e ripagante (andata e ritorno 4 ore circa) porta verso la punta Spigolo, oltre la quale si stende l’isola dei Gabbiani. Altri sentieri conducono all’antico bosco golenale dell’Alberone, sul lungomare del golfo di Panzano e verso la laguna di Grado.<br>La riserva è frequentata da un’avifauna che conta centinaia di specie; inoltre, non mancano esemplari di oca grigia e cavalli di razza Camargue, scelti per la loro predisposizione alla vita nelle paludi e adatti a svolgere un controllo della vegetazione.