Il promontorio dove sorge il borgo di Portovènere fino alla valle dell’Albana e l’Area marina protetta che racchiude le isole di Palmaria, Tino e Tinetto formano il comprensorio di tutela del Parco naturale regionale di Porto Venere: 400 ettari di eccezionale valore ambientale, paesaggistico e storico, dal 1997 Patrimonio dell’Umanità Unesco. Caratteristiche di questo territorio sono la rigogliosa macchia mediterranea, con la presenza di endemismi (come il fiordaliso di Porto Venere) e di animali rari (come il più piccolo geco europeo), e i fenomeni carsici (grotte, pozzi, doline) particolarmente intensi a Palmaria. Quest’isola, assieme a quelle del Tino e del Tinetto, sono la naturale prosecuzione delle alte falesie comprese tra il promontorio di Portovènere e le Cinque Terre.<br>Tra le isole in posizione strategica all’imbocco del golfo di La Spezia, solo Palmaria è liberamente accessibile (in battello con partenza da Portovènere e da La Spezia), mentre il Tino è sottoposta a vincoli essendo sotto la giurisdizione della Marina Militare: è visitabile solo con escursioni organizzate dal parco e il 13 settembre, in occasione della festa di san Venerio, eremita locale.<br>Vari itinerari a piedi consentono di conoscere l'ambiente e la storia del parco. Il celebre sentiero 1, che collega Portovènere con Riomaggiore, si imbocca dalla piazza Bastreri, a fianco delle mura del borgo, e offre scorci indimenticabili sulla chiesa di S. Pietro e sulle falesie del Muzzerone. Pur essendo quasi priva di spiagge, la Palmaria è molto frequentata d’estate per la balneazione: arenile di ciottoli libero a punta Secca, con vista su Portovènere e fondali colonizzati dalla posidonia oceanica; alla spiaggetta del Pozzale, sul lato opposto dell'isola, si arriva a piedi o con battello da Portovènere e da La Spezia. Le immersioni subacquee, particolarmente suggestive per le falesie strapiombanti che proseguono sotto il livello del mare e per i fondali ricchi di vita, sono regolamentate: fornisce informazioni il sito del parco.