Fu Napoleone a cogliere il potenziale strategico del valico, assai più basso e meno impervio rispetto a quello della Bocchetta. Intuizione sfruttata dai Savoia, che nel giro di una trentina d’anni vi costruirono una strada carrozzabile (1821) e la ferrovia Torino-Genova, ultimata nel 1853, con una galleria di 3250 m scavata sotto il valico. Nel 1932-35 sarebbe stato il turno della camionale Genova-Serravalle, divenuta, dopo il raddoppio negli anni ’60, l’autostrada A7. Questa tocca, dopo i centri industriali di Busalla e Ronco Scrivia, Isola del Cantone, ultimo comune prima del confine piemontese, dove lo Scrivia riceve il torrente Vobbia.