Fu l'ultimo dei territori piemontesi a sottomettersi a Roma ai tempi di Augusto. Annesso al Delfinato, e quindi al controllo dei duchi di Savoia, in epoca medievale, nel 1349 passò sotto il diretto potere della corona di Francia. Territorio di transito per i valichi alpini, fu teatro delle lotte di religione tra cattolici e valdesi, e poi tra cattolici e protestanti, lotte che assunsero la connotazione di aspre contese per il controllo del territorio. Con la revoca dell'Editto di Nantes (1685) e la ripresa delle persecuzioni contro i protestanti, migliaia di valligiani furono costretti alla fuga, in gran parte diretti verso Germania e Olanda: una parte di quelli che alcuni anni dopo rientrarono preferì la più appartata e difendibile val Pellice. Dal '700 la valle passò sotto il controllo dei Savoia. A partire dal '900 la bassa valle venne interessata da numerose installazioni di stabilimenti industriali, mentre in val Germanasca si dava inizio all'attività estrattiva mineraria. Con la costruzione del Sestriere, l'alta valle ha trovato nel turismo la principale fonte di reddito.