Da San Candido si stacca verso sud una della più belle valli dolomitiche: ampie distese di larici a ricoprire i declivi, masi sparsi, il tutto in vista delle frastagliate guglie dolomitiche.<br>Sesto/Sexten, paese interamente distrutto dai bombardamenti dell'artiglieria italiana durante la prima guerra mondiale (il fronte italo-austriaco era poco distante, sulle cime a sud), è stato ricostruito e ripopolato via via negli anni: nella parte alta, sopra le caratteristiche abitazioni con balconi di legno sempre infiorati, merita una visita la rotonda d'ingresso al cimitero, affrescata da Rudolf Stolz nel 1924 con una incisiva Danza macabra. Nella piazza del paese è il Museo «Rudolf Stolz».<br>Da Sesto la strada sale verso il passo di Monte Croce di Comelico, spartiacque tra i bacini del Piave e della Drava. Da Moso si può deviare a sud per imboccare la val Fiscalina/Fischleintal, base per escursioni nello scenario spettacolare della Cima Tre Scarperi, della Tre Cime di Lavaredo, della Croda dei Toni, della Cima Undici.