Dopo Campo Tures parte la valle che prende il nome di valle Aurina/Ahrntal, che si fa più stretta della valle di Tures e comincia a salire. Da Lutago/Lutach si diparte la solitaria e incontaminata valle di Riobianco/Weissenbachtal; nel piccolo paese di Riobianco/Weissenbach, la chiesa di S. Giacomo ha un bell'altare a portelle del 1516 e un tabernacolo gotico in pietra di ottima fattura (1500 c.). Ritornati in valle Aurina si prosegue per San Giovanni/Sankt Johann in Ahm, la cui chiesa parrocchiale è un notevole esempio di rococò che negli affreschi e nel dipinti di Josef Schöpf (1787) si mostra pronto a recepire le istanze del neoclassicismo. Alcune centinaia di metri dopo l'abitato, a sinistra della strada, si visita il Museo mineralogico, con un migliaio di campioni raccolti nelle Alpi Aurine e negli Alti Tauri.<br>Cadipietra/Steinhaus fu per secoli centro amministrativo di tutte le attività minerarie della valle. Il municipio è insediato in un edificio del 1560 con grandi Erker angolari. Accanto, in un imponente edificio una volta granaio, appositamente ristrutturato, è allestito il Museo delle Miniere.<br>Si giunge quindi a Predoi/Prettau, centro delle attività estrattive della valle. Nella chiesa di S. Valentino, un dipinto su rame di Josef Schöpf ricorda quanto fossero importanti per la gente aurina le miniere e il prezioso metallo: si tratta infatti di un ex voto a san Ignazio per la protezione accordata durante lo scavo del pozzo minerario che gli è intitolato. A Casere/Kasern, ultimo villaggio della valle, la chiesa di S. Spirito fu consacrata nel 1455 dal vescovo Nicolò Cusano, epoca cui risalgono gli affreschi che si vedono nelle lunette del coro. La chiesa è adagiata a un grande masso erratico, con una vistosa spaccatura, e credenza popolare vuole che passandoci attraverso ci si purifichi dei peccati.