È un vero spaccato degli eventi geologici della regione dolomitica, compreso come enclave nel Patrimonio Unesco; il Centro visitatori di Aldino e il Museo di Redagno di Sopra/Radein, ai due lati del canyon (non collegati da strade), ne documentano le specificità.<br>I percorsi, ben attrezzati con scale e parapetti, scendono nel fondo della gola e guidano lungo il torrente, a caccia di minerali, impronte di sauri, resti fossilizzati di conchiglie, tra stratificazioni di rocce rossastre, grigie e gialle. La visita richiede circa mezza giornata, con sosta alle malghe (utili gli scarponcini da trekking).