È immersa in un grande e suggestivo parco con alberi secolari su una delle prime colline della Brianza, ai margini dell’abitato di Arcore a pochi minuti da Milano. La tradizione vuole che l’origine della proprietà della villa sia legata alla figura di Barnabo’ Visconti e di Caterina Cassoli, da qui il nome di Cazzola, la cui famiglia ricevette in eredità queste e più vaste terre nelle vicinanze di Milano, la cui proprietà rimase alla famiglia per i secoli successivi. La villa trae le sue origini da un antico casino di caccia del secolo XVI, attribuito a Pellegrino Pellegrini, detto il Tibaldi, trasformato in villa di delizia da Francesco Maria Richino nel 1630. Per tutto il secolo successivo la villa fu la residenza estiva e di caccia dei conti Durini. Nel corso dei secoli la villa è stata restaurata e trasformata diverse volte.