La zona paludosa all’estremità settentrionale del lago, tra la foce della Mera e quella dell’Adda - in buona parte imbrigliata in un alveo artificiale per impedirne le esondazioni - ebbe interesse territoriale strategico fin dai tempi dei romani. Durante la dominazione spagnola, quando era frontiera tra la Svizzera e lo Stato milanese, venne costantemente presidiata e da ciò le derivò il nome di Pian di Spagna. Oggi i suoi 1586 ettari sono area naturale protetta dalla Regione Lombardia. La sua natura di zona umida - ampio canneto verso il lago, prati umidi e seminativi alberati più a monte - la rende importantissima per la sosta e la nidificazione di folaghe, anatre, svassi, cigni reali, albanelle. L'area comprende anche il lago di Mezzola, a cavallo con la provincia di Sondrio.