Oggi è certamente un noto centro termale, ma fin dai primi del ’600 la sua storia è legata soprattutto al santuario di Fontenuova, che celebra il miracolo di una sorgente d’acqua buona in una valle di acquitrini.
Il santuario di Maria SS. di Fontenuova fu costruito fra 1602 e 1605 su progetto di Gherardo Mechini; a croce latina, è contornato su tre lati da un elegante porticato, con lunette decorate da affreschi di Giovanni da San Giovanni che raffigurano i Miracoli della Madonna di Fontenuova. All’interno, una tavola con l’Adorazione dei Magi, opera di Matteo Rosselli.
Nella piazza principale, l’Osteria dei pellegrini (1607-1616) fu voluta da Ferdinando de’ Medici per i fedeli che si recavano al santuario; è anch’essa su progetto di Mechini. Oggi ospita il Museo della Città e del Territorio.
La casa natale di Giuseppe Giusti (1809-1850) accoglie un museo dedicato al poeta; a un altro concittadino, Yves Montand (al secolo Ivo Livi), è dedicato l’ottocentesco Teatro comunale.
In via Gragnano 349, un ampio parco circonda l’eclettica villa Renatico Martini (1887). Si visita qui il Museo d’Arte contemporanea e del Novecento, collezione di grafica, di pittura e scultura di maestri italiani.
Le grotte termali, che consentono salutari saune naturali, sono poco fuori dall’abitato. La Grotta Giusti si trova all’interno di un parco secolare. Lo stabilimento della Grotta Parlanti è neoclassico.
Nelle vicinanze si possono raggiungere anche l’insediamento medievale di Monsummano Alto e il notevole borgo di Montevettolini, che nel ’500 era luogo di caccia dei Medici: restano parecchie ville patrizie.