Nel cuore di Roma, un ambiente elegante ma che trasmette familiarità attraverso un senso dell’accoglienza diffuso e un servizio puntuale e mai rigido. Quella dello chef Giulio Terrinoni è una cucina fedele alla materia, perlopiù di mare, che mira a valorizzare il pescato selvaggio e ci riesce egregiamente attraverso tecnica ed estro creativo. Come per la triglia, fichi, foie gras, lardo di seppia e salsa al dragoncello; i ravioli di broccoletti, alici scottadito, colaturo e tartufo; cappellacci di faraona, verdurine, burro al cesanese, pecorino affumicato e maggiorina; roast fish di cernia, gazpacho di melone e zucchie alla scapece. Per chiudere, oltre al caffè, si può scegliere fra i vari tè e tisane inclusi in carta. Per il pranzo, dal lunedì al venerdì, un’offerta dinamica e snella che vira verso piatti di piccole dimensioni che ricordano le tapas spagnole, italianizzate in “Tappi”