Riaperto all'inizio del 2015, dopo un lungo periodo di chiusura e un attento restauro, offre la possibilità di rivivere l'atmosfera romantica a cavallo fra '800 e '900 a coloro che risalgono a piedi dal Ponte Vecchio per la bellissima via di S. Leonardo, ritratta più volte da Ottone Rosai cui è intitolata una sala. Di fronte all'ingresso vi è la villa dove Tchaikovsky a lungo soggiornò ed ebbe l'ispirazione per molti dei suoi capolavori. La cucina del ristorante è basata sull'estro, di rigorosa tecnica culinaria, di Pietro Vattiata; degni di particolare menzione sono i piatti di pesce, le verdure fresche dell'orto biodinamico (visitabile) e i dolci. Cantina intelligente con proposte non banali e ricarico corretto