Eleganti schiere di case gotiche che affacciano su strette vie, piazze ornate da fontane cinquecentesche, una cerchia di fortificazioni che ancora conserva lunghi tratti di mura e 14 torri, un fiume, la Sarine, che abbraccia con un'ansa il nucleo storico. Così si presenta Friburgo, capoluogo del cantone omonimo e tra le città più pittoresche della Svizzera, nonché uno dei centri della cultura cattolica del Paese.
Lo spiccato bilinguismo, la diffusione del doppio nome Freiburg e Fribourg, e la doppia nomenclatura di vie, piazze e istituzioni tradiscono la prossimità della città al confine tedesco e il suo passato di crocevia di culture, lingue e traffici.
È Auge il quartiere più bello, groviglio di stradine medievali chiuso dalla Sarine in cui si addentra il ripido Stalden, via di case tardogotiche e barocche. Piazze raccolte e atmosfere medievali anche nel quartiere di Bourg, dove si incontrano la cattedrale di St-Nicolas, la Grand-Rue, ovvero la principale arteria della città antica, e la piazza del Municipio, ombreggiata fino al 1985 dal celebre tiglio di Morat. La leggenda racconta che nacque da un ramoscello portato da un messaggero, morto dopo la sfiancate corsa da Murten/Morat per annunciare la vittoria ottenuta dai Confederati su Carlo il Temerario nel 1476. In ricordo del tenace messaggero, partecipano in migliaia alla corsa da Murten, a inizio ottobre. Tra gli altri appuntamenti del calendario di Friburgo spiccano l'International Film Festival (marzo), la Jazz Parade (luglio), il teatro e i cabaret del Belluard Bollwerk International Festival (fine giugno-inizi luglio).