Siamo nel cuore della Maremma laziale: il borgo infatti, stazione di passaggio lungo la via Aurelia, non è molto distante dal confine con la Toscana, che fortemente influenza storia, tradizioni, clima e colture. Le antiche mura che un tempo cingevano il borgo sono tuttora in parte visibili: insieme alle strette vie, alle piazze raccolte e alla mole dell’imponente castello Guglielmi contribuiscono a conferire un aspetto tipicamente medievale alla cittadina, ma il flusso turistico di oggi è rivolto soprattutto allo sbocco a mare, a Montalto Marina, dove si trova una cinquecentesca torre di vedetta. I buongustai qui hanno davvero l'imbarazzo della scelta nella rassegna di specialità maremmane sostenute da ottime produzioni di ortaggi, pecorino e olio. Qualche suggerimento: l'acquacotta (rustica zuppa di erbe e verdure, l'abbacchio nelle varie versioni (anche in zuppa detta 'giubba e calzoni') e la cacciagione (partendo dal cinghiale). In abbinamento, tra bianchi, rossi e rosati, ci sono i vini della Doc Tarquinia, rigorosamente ottenuti dai vitigni che circondano il territorio, come il trebbiano, malvasia e sangiovese.