Centro archeologico arroccato sul monte Bàrbaro in posizione strategica a dominio di un vasto territorio, Segesta fu, insieme a Erice, tra i principali insediamenti degli elimi, popolazione mista di indigeni sicani e di stranieri immigrati (forse anatolici). Divenuta greca di costumi, fu l'eterna rivale di Selinunte: gli scontri tra le due città, iniziati nel VI secolo a.C. per motivi di confine, terminarono nel 409 a.C. con la distruzione di Selinunte a opera dei cartaginesi, alleati di Segesta. Distrutta a sua volta nel 307 a.C. dal siracusano Agatocle, risorse con i romani, fu devastata dai vandali e dai saraceni e scomparve nel medioevo.