Sorge su uno sperone a dominio della gola del Nera e della conca ternana, in una posizione difesa naturalmente dagli aspri versanti che ne hanno anche inevitabilmente condizionato la forma e lo sviluppo urbano.
Città di antichissima origine, Narni fu un nodo stradale di fondamentale importanza per il controllo della viabilità tra Roma e l'Adriatico. L'abitato, di forma allungata, conserva tracce delle varie fasi formative, da quella umbra e romana del settore nord (reticolo viario regolare), a quella medievale (XI-XIV secolo) che ha dato vita ai terzieri di Fraporta e di Mezule. La Rocca albornoziana, simbolo del potere papale, domina dal sommo l'intera città. L'importanza del ruolo territoriale ricoperto da Narni comportò anche assedi, saccheggi, devastazioni.
E sarà proprio uno di questi episodi (il saccheggio dei Lanzichenecchi nel 1527), a segnare in modo indelebile, per le stragi e le vaste distruzioni apportate, la storia locale. L'ampia ricostruzione seguita mostra, nella diffusa qualità urbana, il tono un po' dimesso delle città pontificie sei-settecentesche relegate a un ruolo periferico sia culturalmente che politicamente. La realizzazione dello scalo ferroviario favorirà la localizzazione di attività produttive, servizi e residenze, e permetterà di costruire a valle quello che a monte era impedito dall'accidentata morfologia dei luoghi. Il nuovo nucleo (Narni Scalo) però rimarrà troppo distante per consentire al centro storico di avvalersi della vitalità di un'immediata periferia.